Non cesso di ridere: 10 errori di traduzione in toilette e bagni pubblici

Perché le TDM non ci abbandonano mai, specie nel momento del bisogno

Un’affinità naturale

Grazie alle tante segnalazioni della nostra community, sappiamo che le TDM sono organismi estremamente adattabili. Le troviamo nei menù dei ristoranti, cartoni animati e serie televisive, persino in città con prestigiose università di lingue. Eppure, se c’è un luogo dove la traduzione malfatta si eleva ad arte, questo è il bagno. In questa stanza le TDM riscoprono il loro habitat naturale e possono creare dialoghi unici con scritte creative, consigli passivoaggressivi e odori che ci riconnettono con la natura. Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere 10 errori di traduzione in toilette e bagni pubblici. Tappati il naso e preparati a un’esperienza capace di regalarti un sorriso (o di togliertelo del tutto).

1. Una gioiosa macchina da TDM

Segnalata da Raffaella (post originale)

Quante volte ti è capitato di andare in bagno e dimenticarti il telefono in un’altra stanza? In casi simili bisogna ingegnarsi: c’è chi ammazza il tempo leggendo l’etichetta del sapone intimo e chi giocando con la carta igienica. A quanto pare, può essere un’attività inaspettatamente divertente e spensierata. Da provare!

2. Lezioni di filosofia

Segnalata da Lady (post originale)

Come cantavano i CSI, “ciò che deve accadere, accade”. Questo cartello trasmette un senso di fatale ineluttabilità, ma evitare di restare scottati da una TDM è possibile: basta accorgersi di sapere di non sapere e coinvolgere le persone giuste. O per lo meno far rileggere le traduzioni a un madrelingua.

3. Say a prayer for me now

Segnalata da Lidia (post originale)

Dopo la filosofia, è il turno della teologia. Se hai mai provato l’ebbrezza di fare un viaggio su un Flixbus, saprai che il tragitto può trasformarsi in un’esperienza mistica e nei casi più estremi addirittura avvicinarti al divino. Questo cartello sembra esserne la prova provata (dalla fatica).

4. In my time of need

Segnalata da Lucia (post originale)

OK, il bagno può diventare un luogo di introspezione, ma qui siamo un passo avanti. Questo foglio sembra suggerirci di soddisfare i nostri bisogni dall’interno, in un movimento di indagine più spirituale che intestinale. Ma ricordiamo ciò che diceva il divino Quelo nella sua seconda rivelazione: “La risposta è dentro di te, e però è sbagliata”.

5. Cac Store

Segnalata da Alessandro (post originale)

L’Internet delle cose è arrivato ovunque. Chi l’avrebbe mai detto che avremmo potuto scaricare un’app anche nel bagno di un bar? Ma la vera domanda è: dove viene scaricato il file?

6. Atti osceni in bagno pubblico

Segnalata da Antonella (post originale)

La “i” mancante in “igienici”? La parola “clienti” che in inglese diventa “ospiti”? Le toilette “a disposizione dei clienti” tradotta come “all’interno dei clienti”? Difficile scegliere la parte migliore di questo cartello. Per noi, la ciliegina sulla torta è consummation, che in inglese ha come significato prevalente “primo atto sessuale che rende compiuto un matrimonio o una relazione”. Fa caldo qui dentro o sono io?

7. La mano da bere

Segnalata da Angela (post originale)

In italiano si dice “sputare nel piatto in cui mangi”, in inglese bite the hand that feeds you, ovvero “mordere la mano che ti dà da mangiare”. Questo cartello reinventa la tradizione: l’estremità in questione non solo è quella che pulisce, ma deve anche essere bevuta. Da “Milano da bere” a “mano da bere”, il passo è breve.

8. Earth, Wind & Fire

Segnalata da Silvio (post originale)

Abbiamo come l’impressione che in questo caso ci fosse un’urgenza più impellente da sbrigare rispetto al coinvolgere un professionista o anche solo usare Google Traduttore, che traduce la frase in modo corretto. Speriamo almeno che abbiano fatto areare la stanza.

9. Quando ti scappa la mano

Segnalata da Stefano (post originale)

Più che un cartello, sembra il volto di un trapper o il manifesto di una rassegna internazionale di poesia scatologica. Merita un posto in questa selezione anche solo per l’involontario scambio culturale che ha favorito: bastano pochi minuti in questo bagno per uscirne alleggeriti e arricchiti allo stesso tempo.

10. La pipì più cara della storia

Segnalata da Francesca (post originale)

Ci sono volte in cui ti scappa così tanto che pur di farla venderesti l’anima al diavolo. Lo sanno bene i gestori di questo bagno, che hanno intravisto la possibilità di fare affari direttamente col demonio e chiedono un piccolo pegno in cambio di un grande, appagante momento di liberazione. Tu accetteresti?

Dopo questa galleria, possiamo dire che la TDM è una vera amica: non ti abbandona mai, specie nel momento del bisogno. Se scovi altri esempi di errori di traduzione in toilette e bagni pubblici, scrivici su Facebook, Instagram o Twitter.

Foto di copertina: Clker-Free-Vector-Images (Pixabay). Il titolo dell’articolo deve molto a Cesso di vivere dei Nobraino.


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Scritto da

La TDM

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